Etichette, marchi e certificazioni sostenibili

Etichette, marchi e certificazioni sostenibili

Una panoramica.

 

Di solito, chi desidera acquistare prodotti regionali e del commercio equo bada ai marchi specifici che orientano il consumatore. Il crescente numero di questi marchi rende tuttavia difficile raccapezzarsi. Fortunatamente diversi siti riportano descrizioni, confronti e valutazioni dei marchi svizzeri.

Marchi, etichette, certificazioni o anche label attestano il rispetto di una serie di norme e criteri. Nella giungla dei prodotti (regionali, locali ed equi) queste denominazioni sono molto importanti, sia per i consumatori che hanno la possibilità di conoscere la valenza ambientale e sociale della filiera produttiva, sia per i produttori (artigiani e piccoli imprenditori) che possono posizionarsi nella stessa filiera.

Marchi regionali

Riferiti a una specifica origine geografica, questi marchi sono fondati su basi regionali poiché provengono dal medesimo luogo o regione di produzione. La piattaforma www.labelinfo.ch consente di confrontarli e valutarli.

Marchi “bio”

Il termine “biologico” può essere utilizzato solo se risponde a determinati requisiti fissati a livello federale (dalla Legge sull’agricoltura biologica) ed europeo. Oltre al marchio BioSuisse ve ne sono numerosi creati dalle catene di distribuzione elvetica, descritti e valutati sulla piattaforma www.labelinfo.ch.

I diversi marchi del commercio equo

Garantiscono prezzi corretti, metodi di produzione rispettosi dell’ambiente e condizioni sociali di lavoro. Ci sono due tipi di prodotti: quelli certificati Fairtrade (FLO) e quelli provenienti da una filiera integrata.

Il marchio Fairtrade (FLO)

Questo marchio permette di identificare le merci provenienti da un commercio equo, da una produzione che risponde a precisi criteri sociali, ecologici ed economici, fissati da Fairtrade International. Gli importatori e i grossisti possono apporre questo marchio sui loro prodotti solo dopo aver sottoscritto un accordo di licenza col rappresentante nazionale di Fairtrade International (in Svizzera è la fondazione Max Havelaar). Il rispetto delle norme del commercio equo è comunque assicurato da un sistema di controllo internazionale. 

I prodotti provenienti da una filiera ”integrata”

Questa filiera riunisce gli attori specializzati nel commercio equo e privilegia i contatti che si sviluppano nel corso della produzione, fondandosi essenzialmente sul rispetto degli accordi, il vicendevole riconoscimento e la fiducia. Oltre a valorizzare tutte le fasi della trasformazione (sul posto) dei prodotti, crea ricchezza e valore aggiunto nei paesi produttori. Non si può effettivamente parlare di certificazione, ma di marchi che garantiscono questo procedimento; per la Svizzera sono claro fair trade SA e gebana SA. Altre ditte elvetiche, appartenenti a Swiss Fair Trade, propongono prodotti equi: proprio l’appartenenza a questa organizzazione mantello del commercio equo in Svizzera attesta la conformità ai requisiti stabiliti dalle organizzazioni interazionali del commercio equo. La lista completa delle ditte è consultabile sul sito
www.labelinfo.ch  

 

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